Pescare a spinning: cavedani in fondovalle – Pesca Fishing Shop

Pescare a spinning i cavedani in fiume di fondovalle: consigli su canna, mulinello, filo fluorocarbon, esche, dove, come e trucchi della tecnica – PescaFishingShop.com

I corsi d’acqua di fondovalle che mantengono ancora caratteristiche semi torrentizie o di risorgiva, sono gli ambienti ideali per il cavedano.

Qui il ciprinide trova ancora lo spazio che gli è stato un po’ tolto lungo i fiumi del piano da specie alloctone come il siluro e l’aspio.

La resistenza che il “testone” esprime durante il combattimento non è certo delle più tenaci, ma la bellezza della pesca al cavedano è riuscire a vincere la sua diffidenza utilizzando esche artificiali e tanti piccoli accorgimenti ad hoc.

Come si riconosce un posto buono?

In questi ambienti l’acqua è quasi sempre limpida come il cristallo e la profondità (a parte casi particolari che vedremo in seguito) non è mai esagerata.

Quindi è facile localizzare le sagome dei cavedani che si spostano lungo l’asta del fiume.

Ricordiamoci, però, che come noi vediamo loro, loro vedono noi.

Potrà sembrare superfluo ricordarlo sempre ogni volta, ma se riusciamo a renderci “invisibili” agli occhi di un pesce furbo come il cavedano, siamo già a metà dell’opera.

La diffidenza di questo ciprinide non è da sottovalutare: se si sente in pericolo diventa totalmente apatico e smette di cacciare anche per parecchio tempo. Logicamente questo comportamento è direttamente proporzionale con la taglia del pesce.

Per spiegarci meglio, più è grosso il cavedano e più sarà sospettoso nei confronti della nostra esca se capterà qualche cosa che lo disturba.

Pescando da rive sopraelevate rispetto al corso d’acqua, dobbiamo inevitabilmente abbassarci o nasconderci dietro qualche ostacolo per non farci “beccare” dall’occhio del ciprinide.

Oppure, appena abbiamo l’occasione, scendiamo e iniziamo a lanciare allo stesso livello dell’acqua facendo molta attenzione a non fare troppo rumore. Anche questi sono trucchi per pescare i cavedani a spinning.

Pescare cavedani fondovalle pesca al cavedano a spinning

I cavedani di piccola e media taglia tendono a stare in gruppo, mentre i pezzi grossi (quelli che più ci interessano) si isolano modificando addirittura l’alimentazione: si cibano prevalentemente di piccoli pesci.

Questi cavedani “extra large” sono i veri padroni del fiume.

Nuotano nei punti migliori, dove possono cacciare con facilità le loro prede e all’occorrenza nascondersi dai pericoli. Le buche sono indubbiamente gli spot preferiti dai grossi “testoni”.

Quando troviamo una bella pozza, e sappiamo che nel corso d’acqua nuotano dei cavedani, è facile vedere fin dal primo recupero un grosso esemplare che insegue l’esca.

Succede spesso di incontrare buche profonde e di non riuscire a scorgere le sagome dei cavedani anche se di taglia. Questo è normale perché ciprinide (specialmente gli esemplari più grossi e furbi) riesce a mimetizzarsi perfettamente tra i colori del fondo.

Al contrario lui ci vede benissimo e quindi valgono sempre le solite regole e, soprattutto, dobbiamo provare ogni volta a lanciare il nostro artificiale: una buca profonda può nascondere il cavedano di taglia.

È difficile trovare lungo i corsi di fondovalle barriere naturali che formano delle cascate.

Di solito c’è sempre la mano dell’uomo a costruire briglie e manufatti che creano dei salti d’acqua. Comunque, anche le grosse pozze sotto le cascate sono ottimi spot per il cavedano.

Girano gli esemplari più piccoli “eccitati” dal cibo che viene rimescolato nelle turbolenze sotto il salto d’acqua.

Poi, anche la minutaglia è attirata dalla grande quantità di cibo in movimento e, dietro i branchi di piccoli pesci, spuntano le teste dei cavedani più grossi pronti a metterseli in pancia!

In questi punti possiamo avere qualche vantaggio in più: il fragore dell’acqua in caduta e il “muro” di bollicine che produce la cascata, limita decisamente i sensi del cavedano.

Quindi, è più facile avvicinarsi allo spot senza farsi vedere!

In questa situazione è meglio lanciare verso valle e recuperare l’esca con la vetta della canna puntata verso il basso, alzandola di tanto in tanto per animare a strappetti l’artificiale lungo la colonna d’acqua.

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Spinning ai cavedani: con quali esche artificiali pescare?

Sono parecchie le esche artificiali che ci possono regalare ottimi risultati con i cavedani dei corsi di fondovalle. Per non fare troppa confusione questa volta ci limitiamo a parlare di minnow galleggianti e suspending e lasciamo per una prossima volta un approfondimento tecnico su gli altri bocconi da strike.

Senza dubbio i piccoli pesci-esca sono ottimi per tentare la cattura del cavedano di taglia, ma attirano anche tanti esemplari più piccoli che a volte entrano in competizione per aggiudicarsi il prezioso boccone.

La scelta del minnow è importante: preferiamo modelli da 5-7 centimetri, dai 2 ai 7 grammi, con corpo affusolato e che in acqua entrano in azione fin dal primo giro di manovella.

Non servono artificiali più pesanti perché in questi ambienti il lancio copre distanze abbastanza modeste.

Facciamo più attenzione, invece, alla paletta di affondamento che spunta dal muso del nostro artificiale: deve essere corta e con un’inclinazione di 25, massimo 50 gradi rispetto all’asse orizzontale del pesce-esca.

Questo per consentire al minnow di lavorare nel migliore dei modi a mezz’acqua, oppure appena sotto la superficie. Solamente quando ci troviamo a tentare qualche preda nelle buche profonde possiamo optare per i modelli suspending o comunque i galleggianti con un indice di affondamento maggiore.

Non è facile capire quando un cavedano sta per attaccare l’esca.

Questo pesce non assume posizioni particolari prima di cacciare la sua preda, come può fare un black bass o un luccio.

Possiamo vedere un cavedano nuotare tranquillo e partire in caccia appena vede passare la nostra esca, oppure  possiamo stare fino a notte fonda a lanciare sempre nello stesso punto senza ricevere alcun segnale d’interesse da parte del “maledetto” ciprinide.

Per evitare questo dobbiamo essere capaci di fare il giusto mix tra “magic moment” ed esca giusta.

Recuperiamo lentamente, con qualche sosta se l'esca galleggia!

Per prima cosa evitiamo i recuperi veloci e non pensiamo (come è luogo comune fra alcuni spinner) che se richiamiamo il minnow a velocità supersonica il cavedano non ha il tempo di accorgersi della lenza...

Al contrario cerchiamo di trattenere l’esca in pesca il più possibile: recuperiamola costantemente con un richiamo lento, oppure (se floating) sfruttando la sua galleggiabilità e impostando dei continui stop & go.

Pescare cavedani fondovalle pesca al cavedano a spinning

Questi movimenti fanno sembrare il nostro minnow che viaggia sotto il pelo dell’acqua, un pesce in difficoltà e anche se il cavedano non è un predatore “puro”, sarà ugualmente incuriosito e stimolato dal boccone che abbiamo a fine lenza.

Se utilizziamo un pesce-esca sempre floating ma con una paletta di affondamento che gli permette di lavorare più in profondità, dobbiamo stare attenti a non farlo emergere troppo durante le pause. In questo caso è meglio evitare pause troppo lunghe e concentrare l’azione su un recupero costante con strappetti secchi e ripetuti.

Se a fine lenza leghiamo un modello suspendig, sulle pause non avremo di questi problemi e potremo fare un recupero a mezz’acqua con stop molto lunghi.

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