Tombarello (Auxis rochei e Auxis thazard) – Pesca Fishing Shop

Il nome tombarello è comune alle due specie di tunnidi appartenenti al genere Auxis: Auxis rochei (Risso,1810) ed Auxis thazard (Lacepedè,1800).

Si tratta di specie distribuite nelle acque temperate, tropicali e subtropicali del pianeta, con zone di maggiore o minore abbondanza a seconda si tratti di Auxis rochei rochei o Auxis thazard thazard.

Per quello che riguarda il rochei, la sua distribuzione è compresa tra 45° Nord e 47° Sud, come vediamo nella cartina. Mentre per quello che riguarda la distribuzione di Auxis thazard thazard possiamo sottolineare una sua maggiore presenza in acque prettamente tropicali, all’interno di un’ampia fascia compresa tra 61° Nord e 47° Sud.

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Classificazione scientifica:

Phylum:            Chordata

Subphylum:      Vertebrata

Classe:              Osteichthyes

Sottoclasse:      Actinopterygii

Ordine:             Perciformes

Famiglia:          Scombridae

Genere:           Auxis

Specie:             Auxis roche rochei, Auxis thazard thazard

Sottospecie:    Auxis rochei eudorax , Auxis thazard brachydorax

 

Tombarello ( Auxis rochei rochei e Auxis thazard thazard ): specie di pesci di mare della famiglia dei Tunnidi. Pesca con canna e mulinello – PescaFishingShop.com

Similitudini e differenze

L'Auxis rochei rochei è il tombarello più diffuso nelle nostre acque, caratterizzato da un corpo robusto, a sezione tonda, presenta due pinne dorsali separate da un intervallo lungo almeno quanto la lunghezza basale della prima dorsale.

La prima pinna dorsale è composta da spine in un numero compreso tra 8 e 12 mentre la seconda dorsale, seguita da 7 o 8 pinnule, è costituita da raggi molli (tra 10 e 13). La pinna anale (sostenuta anch’essa da 12-14 raggi molli) è seguita da pinnule solitamente in numero inferiore rispetto a quelle dorsali (6 o 7).

Le pinne pettorali sono corte e non oltrepassano la verticale condotta sul margine anteriore della zona senza scaglie. Nella zona ventrale è presente una grande appendice a una sola punta (processo interpelvico) situata tra la due pinne pelviche.

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Effetti cromatici

Il corpo è ampiamente privo di scaglie ad eccezione della zona del corsaletto, che si estende nella parte anteriore del corpo e si prolunga sui fianchi fino alla zona posteriore.

Il numero di scaglie che è possibile contare sulla verticale tracciata al di sotto dell’inizio della seconda pinna dorsale è un elemento di distinzione tra le due specie: per Auxis rochei rochei  il numero di tali scaglie è sempre superiore a cinque mentre per il thazard è di cinque al massimo.

L’Auxis thazard thazard (Lacepedè, 1800) inoltre ha un corpo robusto, leggermente più alto al centro rispetto a quello dell'Auxis rochei rochei. Consideriamo però che la specie thazard è rarissima nel Mediterraneo, perciò ci interessa decisamente meno.

Entrambe le specie hanno carene sporgenti ai lati del peduncolo caudale.

I denti sono piccoli, di forma conica e disposti su di un’unica fila. Il dorso è sempre bluastro, tendente ad un porpora molto scuro o più soventemente nerastro sul capo; all’incirca al termine della prima pinna dorsale inizia l’area di pelle nuda con bande scure, abbastanza larghe e pressoché verticali.

Il ventre è di colore bianco mentre le pinne pettorali e pelviche sono tendenti al porpora con il bordo interno nero. Le dimensioni massime registrate per Auxis rochei rochei sono state di 44,5 centimetri per un peso di 1,750 chilogrammi, nell’area turca del Mar Mediterraneo ed Egeo (Oray, I.K. and T. Bök, 2001), e di 50 centimetri nell’area del Giappone, nell’Oceano Pacifico (Collette, B.B. and C.E. Nauen., 1983). I dati raccolti da scienziati di tutto il mondo riguardo all'alimentazione del tombarello permettono di distinguere due categorie principali tra le prede sia nello stadio giovanile che in quello adulto, e che sono: 47% piccoli pesci (predati sia dai giovani tombarelli che dagli adulti); 25% cefalopodi; 24% crostacei planctonici appartenti allo zooplancton che costituiscono l’alimento principale allo stadio larvale. Sono anche evidenziati casi di cannibalismo che interessano sia gli esemplari giovani che quelli adulti.

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Uova di tombarello

Questa specie è un “multiple spawner” con sviluppo asincrono degli oociti che vengono deposti in momenti diversi durante l’intera stagione riproduttiva, che varia notevolmente da regione a regione in dipendenza alla variazione del regime idrografico: nel Mediterraneo da aprile a settembre.

Appena deposte, le uova sono piccole sfere trasparenti di un millimetro di diametro, al massimo.

Sono state ritrovate in acque con un gradiente termico compreso tra i 23,5°C e i 21,4°C (Uchida, R.N., 1981).

Le larve alla schiusa, che avviene con un gradiente termico di circa 25,5°C, hanno un peso di circa 16 microgrammi. Lo stadio larvale dura per circa 16 giorni al termine dei quali, raggiunto il peso di circa 21630 microgrammi, inizia lo stadio giovanile.

Gli scienziati Houde e Zastrow stimano un tasso di crescita giornaliero larvale (G; 1/d) di 0,315.

La pesca del tombarello

La pesca del tombarello per antonomasia è la traina media, praticata soprattutto nei mesi dell'estate e dell'autunno. Siamo nel periodo buono e chi di certo frequenta i marina lo sa bene poiché avrà sicuramente già visto, in queste settimane, diversi pescatori sbarcare con dei tombarelli.

Tombarello-(-Auxis-rochei-rochei-e-Auxis-thazard-thazard-)Traina superstar

Per divertirsi pescando tombarelli non servono tecniche particolarmente complesse visto che i tombarelli non sono particolarmente difficili da far abboccare all’esca artificiale.

Se ci sono mangianze sarà sufficiente trainare nei pressi delle stesse con lenze di superficie armate con esche tipo octopus o kona head.

Anche i minnow da 7 e da 9 centimetri sono adatti, così come i cucchiaini ondulanti della stessa pezzatura. Funzionano bene le teste piumate. In ogni caso l’andatura deve essere sempre piuttosto sostenuta, fra i 5 e gli 8 nodi.

Trattandosi di una specie dalle dimensioni contenute, sarebbe sbagliato usare canne da 30 libbre, meglio mettere in pesca una coppia o un set di quattro canne da 12 libbre, armate con mulinellini rotanti carichi di filo dello 0,35 e con finali nell’ordine dello 0,30.

A queste condizioni i tombarelli saranno prede divertentissime e combattive. Per un massimo di divertimento ti consigliamo di acquistare alcune canne Total Spinning Pesca Fishing Shop, nata per la pesca a spinning ma che potrai usare anche per la traina leggera con fili molto fini (nell'ordine dello 0,25) per combattimenti emozionanti con i tombarelli.

Con l’esca naturale

Nel caso di mangianze in superficie, che ci saranno segnalate dalla presenza di gabbiani, potremo anche pescare con esca naturale. Innescheremo pesci azzurri (acciughe o sardine) che lanceremo sulla mangianza, a poca distanza dalla barca, sia con fili a mano che con canne da spinning. Inutile dire che anche in questo caso le esche artificiali lanciate da barca ferma potranno essere il punto di partenza di una divertente battuta di pesca.

 

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