Come pescare a traina le lecce stella

La leccia stella, almeno in fatto di dimensioni, è la più piccola e diffusa delle lecce italiane.

Già perché quella di cui parliamo in questo articolo su PESC.it, è un carangide ma NON è la leccia amia, né tantomeno la ricciola.

Leccia stella: quanto diventa grande?

Se allora tu ti stessi chiedendo quanto diventa grande al massimo, la taglia di 50 centimetri, per un peso massimo di circa 2,5 chili possono essere considerati massimi quasi mai raggiungibili. Per molti pescatori da terra un pesce da 4 etti è grande, mentre dalla barca un pesce da 1 kg può essere grande. Anche se poi, queste considerazioni andranno ponderate in funzione della tua località di pesca, dato che l’Italia è grande ed ha davvero una linea costiera lunga e varia… anche nella fauna marina!

Leccia stella: il perché del nome

Il corpo della leccia stella è alto e compresso lateralmente, testa e bocca sono piccole e occhio molto vicino al labbro superiore. La linea laterale, sottile ma ben sviluppata, non è protetta da alcuno scudo osseo a differenza di quasi tutte le specie della stessa famiglia. La livrea è grigia sul dorso ed argentea sui fianchi, dove si trovano dalle tre alle cinque macchie scure, molto caratteristiche. Viene chiamata “stella”, poiché le pinne anali e dorsali formano una “X” con la pinna caudale particolarmente forcuta. Sono stati pescati alcuni esemplari nell’ar­cipelago toscano con la livrea giallo-verde, dettaglio molto insolito per questa specie.

Leccia stella: quando pescarla

Durante la primavera la leccia stella, in piccoli branchi, si dirige verso costa per la riproduzione. In tale periodo caccia novellame e piccoli cefa­lopodi in superficie. È capace di mettere a dura prova le lenze ultraleggere, e oppone grande resistenza quando posta di traverso.

Come pescare a traina le lecce stella?

Le esche artificiali possibili sono numerose e vanno dal minnow all’anguillina. Bisona però riflettere su una cosa, questo predatore marino ha una bocca di modeste dimensioni, per questo proprio l’angillina può essere un’insidia che lei mangerà bene ed alla quale rimarrà ben ferrata, mentre spesso invece il minnow (magari con due ancorette la ferrerà al di fuori della bocca stetssa).